La Top Ten del 2014 di Cinzia Carotti

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Termina l’anno ed è tempo di classifiche. Ecco la Top Ten del 2014 di Cinzia Carotti. I film sono stati selezionati tra quelli usciti nelle sale italiane da gennaio a dicembre.

10. Solo gli amanti sopravvivono – Jim Jarmusch
L’impresa difficile di ridefinire il canone degli immortali, mostri solo per l’invidia atavica di noi esseri finiti, è completamente riuscita. Una favola dark con mostri elegantissimi e glamour.
only lovers

9. Si alza il vento – Hayao Miyazaki
Il grande maestro lascia il cinema con un colpo di pura poesia. Stilisticamente perfetto, mantiene il conflitto interiore fra la realtà sognante del protagonista  e la cruda vita quotidiana sconvolta dalla guerra. Il vento poetico ci apre ad ampie scene di volo e immensità oceaniche mai ostili ma complici di una magia sotterranea.
si-alza-il-vento

8. The Wolf of Wall Street – Martin Scorsese
Realizzazione visiva dell’eccesso, spregiudicatezza e la spaventosa crisi economica e culturale occidentale. Stilisticamente preciso, ma ridondante, Scorsese riesce a confezionare un prodotto in cui DiCaprio riesce a trascendere la perfezione.
wolf of wall street

7.  Locke – Steven Knight
Semplicemente un film in un’auto. Sceneggiatura solida come un macigno, Tom Hardy in odore da Oscar con un raffreddore mastodontico che lo trasforma in un attore eccezionalmente carismatico in grado di reggere sulla propria mimica l’intera pellicola.

locke

6. Grand Budapest Hotel – Wes Anderson
Una solida narrazione classica, una favola simbolica e intricata, una comicità raffinata ma semplice mette in atto una macchina perfetta per il capolavoro di Anderson. Divertimento assicurato.
grand budapest hotel

5. Sils Maria – Olivier Assayas
Film magistrale sulla psicologia femminile. Ricco ed estenuante allo stesso tempo, ritrae perfettamente il connubio inquietante fra la potenza della bellezza e lo scorrere del tempo che tutto logora.
sils maria

4. Interstellar – Christopher Nolan
Fantascienza all’ennesima potenza è stata proposta in questo film denso, lungo, a tratti traballante ma assolutamente godibile. Le ultime considerazioni sulla dimensione spazio-tempo si allacciano a temi antichi come la fondazione del genere umano sulla terra e la sua, inesorabile, estinzione.
interstellar

3. Boyhood – Richard Linklater
Il protagonista assoluto della pellicola è lo scorrere del tempo. Chiunque viene sospinto da una forza misteriosa ed inesorabile che lo allontana e lo spinge a viaggiare lontano dal luogo rassicurante della propria infanzia. Splendida fotografia di una vita unica ed inesprimibile se non attraverso dodici anni di riprese. Irripetibile, come la vita stessa.
boyhood

2. Mommy – Xavier Dolan
E’ nato un nuovo stile narrativo, visivo e anche concettuale di intendere il cinema come strumento. Entrato direttamente nella storia del cinema.
mommy

1. Her – Spike Jonze
Rivendicare uno status romantico non è un’impresa semplice dopo il cinismo imperante degli ultimi anni. Jonze riesce a rivedere il genere e scavare nelle nostre paure sentimentali più profonde trasfigurandole in un soggetto bizzarro e audace. Elegantissimo.
her

Esistono poi dei dolorosi fuori classifica a causa dell’elevato numero di film qualitativi usciti nell’arco del 2014 di cui comunque si consiglia caldamente la visione. Il primo fra tutti è  A proposito di Davis  di Joel e Ethan Coen, L’Amore Bugiardo – Gone Girl  di David Fincher,  The Lego Movie di Phil Lord e Christopher Miller,  Ida  di Pawel Pawlikowski, Lo sciacallo – Nightcrawler di Dan Gilroy, Nebraska di Alexander Payne,  Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée, e il meraviglioso Alabama Monroe – Una storia d’amore di Felix Van Groeningen.

 

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