Nymphomaniac vol. I Director’s Cut, la recensione

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Nymphomaniac Vol. I Director’s Cut (id.)

NymphomaniacGenere: Drammatico / Erotico Regia: Lars Von Trier Cast: Stellan Skarsgard, Charlotte Gainsbourg, Stacy Martin, Christian Slater, Uma Thurman, Shia LaBeouf, Connie Nielsen, Jesper Christensen, Sophie Kennedy Clark Durata: 145 min Anno: 2014

Von Trier ci presenta un film in cui il sesso è filosofico. Non si tratta di un semplice porno che si può acquistare in qualsiasi videoteca, in Nymphomaniac non mancano certo scene di nudo, orgasmi, organi genitali maschili e femminili, ma c’è di più, contenuti scientifici, romantici e filosofici che rendono questo film una vera chicca per intenditori. L’approccio al sesso è una sfumatura necessaria per raccontare la sua visione d’insieme.

Il sesso visto da Von Trier è controverso e presenta molte facce, durante la conferenza stampa (avvenuta nel corso della 71 mostra del cinema di Venezia) ha confermato la sua paternità per quanto riguarda la linea masochistica del film. Lars, infatti, dichiara quanto segue: «Dove c’è del masochismo c’è Lars».

Nymphomaniac è la folle storia di Joe (Charlotte Gainsbourg), una ninfomane, raccontata dalla sua stessa voce. Una fredda sera d’inverno, Joe trovata pesta e riversa in un vicolo, è soccorsa dal vecchio e affascinante Seligman (Stellan Skarsgard). Il vecchio la porta a casa sua, si prende cura di lei e si fa raccontare la sua storia, davanti ad una tazza di the con latte. Vista l’eccessiva durata, il lungometraggio è diviso in due film (Nymphomaniac vol. 1 e Nymphomaniac vol. 2 ). In questa prima parte scopriamo Joe attraverso cinque capitoli (per un totale di 8), narrati non sempre in ordine cronologico ma susseguiti da continui flashback.

Joe si autodefinisce una cattiva persona ma Seligman non gli crede, così la donna, per avvalorare la sua tesi comincia a raccontare la propria vita, segnata da una dominazione totale dell’iper-erotismo, che ha inciso sulla sua vita sociale, famigliare, lavorativa, distruggendo tutti i suoi affetti.

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Capitolo 1 “The Compleat Angler” (il pescatore perfetto)
In questo primo capitolo troviamo la conoscenza, la scoperta, l’inizio del mondo di Joe, ringiovanita grazie all’attrice Stacy Martin, che interpreta lo stesso ruolo della Gainsbourg in gioventù.
Joe parla della sua infanzia e della sua amicizia con Betty. Assieme a B scopre il sesso e ben presto scopre di essere una ninfomane. Sono analizzati i rapporti di Joe con i propri genitori: l’amore incondizionato per il padre contro l’odio inesauribile per la madre. Il padre è un medico, amante della natura, insegna a Joe l’amore per le piante e sarà la sua ancora di salvezza nei momenti di tristezza e sconforto.

A 15 anni Joe DECIDE di perdere la verginità con Jerôme (Shia LaBeouf), che conosce appena, ma la stuzzica e crede che sia il tipo giusto. La sequenza che tiene testa a questo capitolo, è la “pesca” di uomini, messa in relazione al titolo, con un premio finale che consiste in un pacchetto di cioccolatini. Joe e B. raggiungono i 17 anni e insieme decidono di salire su un treno per iniziare la loro gara, che consiste nell’avere il maggior numero di rapporti sessuali, con sconosciuti, prima che il treno raggiunga la destinazione prevista.

Il titolo del capitolo si riferisce al legame che Seligman sottolinea fra le tecniche che le due diciassettenni hanno messo in atto e quelle della pesca, in cui Seligman si rivela un vero esperto.

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Capitolo 2 “Jerôme” (id.)
Joe diventa maggiorenne e, dopo aver lasciato gli studi di medicina, decide di trovarsi un impiego. È assunta come segretaria e scopre che il suo datore di lavoro è Jerôme, il ragazzo con il quale perse la verginità. Jerôme provoca sessualmente Joe, che rifiuta e scopre di provare dei sentimenti nuovi per il ragazzo. Joe si scopre innamorata e fatica a dichiararsi. Scrive una lettera a Jerôme, ma arriva tardi e scopre che il ragazzo si è sposato ed è fuggito con la segretaria. Un capitolo interessante. Vediamo mettersi in netta opposizione l’amore e il sesso, in continua negazione l’uno con l’altro.

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Capitolo 3 “Mrs. H” (la signora H)
Il capitolo più divertente del primo volume. La Thurman da prova di grande abilità, facendo ridere tutto il pubblico presente in sala e facendosi apprezzare dalla critica.

Joe decide di reagire al rifiuto di Jerôme e comincia un iper-sessualità con decine di uomini al giorno, rivelandosi molto in gamba nel gestire i vari appuntamenti. H. è un uomo sposato, follemente innamorato di Joe che decide di lasciare la moglie e i tre figli per vivere con lei. Due appuntamenti di Joe si accavallano e inizia una situazione grottesca; La signora H (Uma Thurman) inizia un delirante monologo che anima gli spettatori.

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Capitolo 4 “Delirium” (id.)
Il capitolo più emozionate e devastante del primo volume, pieno di emozioni represse, sofferenza e amore paterno.  È girato interamente in bianco e nero e racconta la morte del padre di Joe (Christian Slater). Il padre muore per mano della stessa malattia che uccise Edgar Allan Poe (citato molte volte all’interno di questo drammatico capitolo), ovvero il delirium tremens.

Straordinaria la performance di Christian Slater che emana vera sofferenza che fa commuovere lo spettatore. Pelle d’oca.

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Capitolo 5 “The Little Organ School” (la scuola di Organetto)
Il titolo si riferisce all’Orgelbüchlein di Bach, infatti, l’attività sessuale di Joe è associata alla polifonia. Joe isola tre rapporti principali, tra i molteplici che consuma durante la sua giornata, ovvero quelli con F., G. e Jerôme. I tre rapporti sono visti come le tre parti principali di una composizione polifonica, ciò significa che ogni composizione è autonoma, ma assieme alle altre due formano una composizione completa e gradevole all’udito.

Joe rincontra Jerôme, appena separato dalla moglie, in un parco e decide di intraprendere una relazione con lui. Una relazione basata sulla scoperta di questi nuovi sentimenti che fatica a comprendere e che la porteranno a confrontarsi con Jerôme. Il primo volume di Nymphomaniac si termina con le lacrime di Joe, sconvolta dopo che Jerôme non l’ha fatta arrivare all’orgasmo.

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Nymphomaniac tocca temi attuali come la sessualità, la religione, l’arte, la natura e la musica, riuscendo a catturare l’attenzione dello spettatore. Il cast è strepitoso, è vitale per la buona riuscita del film. La scelta della colonna sonora è perfetta, troviamo Fuhre Mich, del gruppo tedesco Rammstein, che apre e chiude il primo volume, una dose d’energia e ritmo necessari per aspettare il secondo volume.

★★★★★

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