Un piccione seduto su un ramo, le miserie umane in 39 quadri

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Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (En duva satt på en gren och funderade på tillvaron) Genere: Drammatico, Commedia Regia: Roy Andersson Cast: Holger Andersson, Nils Westblom, Charlotta Larsson, Jonas Gerolm, Ola Stensson Durata: 101 min. Anno: 2014

un-piccioneLeone d’Oro allo scorso Festival di Venezia, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza è il lunghissimo titolo dell’ultimo atto di una trilogia sull’essere un essere umano che il regista svedese Roy Andersson iniziò nel 2000 con Songs from the second floor e proseguì nel 2007 con You the living. La pellicola è principalmente incentrata sulla storia di due venditori di articoli scherzosi per Carnevale, che definirli superati e inutili è un eufemismo, ovvero dei finti denti da vampiro extralunghi, dei sacchetti che, se premuti, emettono una fastidiosissima risata ed una strana maschera da anziano chiamato Zio Dentone, un prodotto sul quale puntano molto. Attorno a loro si muove un’umanità alla deriva, triste e disperata.

Fra Buñuel e Kaurismäki, suddiviso in 39 piani sequenza, con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, Roy Andersson racconta splendidamente gli esseri umani, schiacciati dal torpore esistenziale, in balia degli eventi e assolutamente incapaci di trovare un senso alle proprie esistenze. Attraverso una serie di scenette fatte di situazioni improbabili e grottesche, dietro all’apparente e casuale normalità della vita di tutti i giorni, Andersson ci mostra quanto ogni essere umano nasconda vizi e (pochissimi) pregi. Passando dall’assoluta indifferenza di alcuni passeggeri di una nave nei confronti di una persona che muore dinanzi ai loro occhi, a una vecchietta in ospedale sul letto di morte attaccata alla sua borsa contenente i beni preziosi della famiglia e intenzionata a portarseli anche nell’aldilà, o un uomo che prende un attacco cardiaco mentre sta faticosamente cercando di stappare una bottiglia di vino, per arrivare a situazioni sempre più strambe e singolari, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza è un excursus tristemente divertente sull’umanità, incapace di comprendere il mondo e la vita stessa.

Disarmante analisi dell’homo sapiens, il film affronta tematiche molto interessanti come la crisi economica moderna, la critica al potere (espressa in una scena dalla figura di Re Carlo XII di Svezia), l’odio intrinseco nei confronti di chi è diverso, le difficoltà di adattamento al progresso e all’evoluzione, la scienza e l’arte, le quali diventano le linee guida di un racconto che ci permette di “ammirare” il grigiore esistenziale dell’essere umano.

Roy Andersson non lascia nulla al caso e si domanda (ci domanda) dove l’umanità si stia dirigendo, fornendoci quadri allegorici che mettono in scena i vizi e le follie di un mondo che ha perso la bussola, non dispensandoci alcuna ricetta della felicità, ma, anzi, lasciando aperti numerosi interrogativi sui quali è doveroso interrogarsi.

★★★★

Un_piccione_seduto_su_un_ramo_riflette_sull'esistenza

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