Maraviglioso Boccaccio, il Decameron secondo i fratelli Taviani

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Genere: Drammatico, Storico Regia: Paolo Taviani, Vittorio Taviani Cast: Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Lello Arena, Kasia Smutniak, Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Carolina Crescentini Durata: 123 min. Anno: 2014

Meraviglioso_Boccaccio_PosterFirenze, 1348. La città toscana è colpita dalla peste, che sta decimando i cittadini. Un gruppo di giovani, tre uomini e sette donne, decide di scappare e si rifugia in una remota villa sulle colline fiorentine. Giunto al casolare, il gruppo si pone delle ferree regole, fra cui la castità e, per ingannare il tempo, ogni membro dovrà raccontare una storia al giorno per cercare di distrarre le menti dalla precaria situazione che vivono. Talvolta estremamente drammatiche e tristi, altre comiche, argute o erotiche, tutte le novelle hanno un unico grande protagonista: l’amore, nelle sue innumerevoli forme e sfumature.

Tornano alla loro veneranda età i fratelli Taviani, che, dopo i fasti di Cesare deve morire (vincitore nel 2012 dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino), si riaffidano a uno dei loro pallini, ovvero il film storico e in costume. Maraviglioso Boccaccio è una libera trasposizione del Decamerone, in cui i due fratelli registi/sceneggiatori celebrano il mito boccaccesco in chiave nostalgica e malinconica, adottando una struttura molto teatrale. L’incipit del film è subito di grande impatto: ci viene mostrata una Firenze tetra e oscura, dilaniata dalla peste, dove ormai gli abitanti si comportano come dei veri e propri selvaggi, dove, nelle vie cittadine, i fiorentini impestati infettano a spregio ragazze di passaggio, dove persino i bambini non sono così innocenti e si scagliano le pietre in piazza, mentre la colonna sonora scarica note sinfoniche molto drammatiche. La pellicola usa come collante i racconti dei 10 ragazzi fiorentini, mostrandoceli prima della fuga e durante il loro rifugio nella villa in campagna di proprietà di una delle ragazze. Maraviglioso Boccaccio è un film per certi versi anacronistico, ma questo non è necessariamente un difetto, si respira semplicemente l’atmosfera di un cinema rigoroso che forse non c’è più, un cinema d’altri tempi che i due registi portano con sé. I Taviani si sono voluti rifugiare nel loro modo di fare cinema, che magari nel 2015 non interessa più a tutti, mostrandoci un Decamerone velato da una patina malinconica, intima e personale.

I Taviani riprendono tra le cento del Decameron, cinque novelle fra le più famose: la novella dell’amore fra Ghismunda e Guiscardo osteggiato dal padre di lei, il Duca Tancredi, quella di Federigo degli Alberighi, la novella di Calandrino, La Badessa e  le brache del Prete e infine la novella di Messer Gentil de’ Carisendi e Monna Catalina. Il cast che le interpreta, fra Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Lello Arena, Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Carolina Crescentini e Kasia Smutniak, è di tutto rispetto e contribuisce senza dubbio alla riuscita del film. Uno fra i più bravi è Kim Rossi Stuart nella novella di Calandrino, forse la più famosa tra le storie raccontate, senza dimenticare una divertente e autoironica Paola Cortellesi nei panni della Madre Badessa di un convento, la quale, per usare un eufemismo, predica bene e razzola male in fatto di castità.

Ambienti fiabeschi (la pellicola è stata girata tra la Toscana e il Lazio), coreografie impeccabili, ricostruzione storica ineccepibile, frequente uso di campi medi e lunghi, ma anche stretti nei numerosi giochi di sguardi fra i vari protagonisti, Maraviglioso Boccaccio è un film dal sapore retrò che mette in scena l’intreccio indissolubile fra amore e morte e propone anche una via d’uscita: il desiderio e la passione amorosa come validi rimedi alla peste.

★★★ ½

Maraviglioso Boccaccio

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