Oggi si è conclusa la 68esima edizione del Festival di Cannes, la cui giuria ufficiale è stata capitanata dai fratelli Coen.
Palma d’oro: Dheepan di Jacques Audiard
Grand Prix Speciale della Giuria: Son of Saul di László Nemes
Prix d’interprétation masculine: Vincent Lindon (La loi du marché)
Prix d’interprétation féminine: ex aequo Rooney Mara (Carol) e Emmanuelle Bercot (Mon roi)
Miglior regista: Hou Hsiao-Hsien (The Assassin)
Miglior sceneggiatore: Michel Franco (Chronic)
Premio della giuria: The Lobster di Yorgos Lanthimos
Premio alla carriera: Agnès Varda
Miglior cortometraggio: Waves ’98
Camera d’Or: La tierra y la sombra
Ieri sono stati annunciati i primi vincitori. La presidentessa della sezione collaterale Un certain regard, Isabella Rossellini -figlia di Ingrid Bergman ovvero colei che dà il volto al poster ufficiale della manifestazione, ha decretato come miglior film Hrútar (Pecore) dell’islandese Grímur Hákonarson. Altri premi consegnati:
Premio della giuria: Zvizdan (The High Sun) del croato Dalibor Matanić;
Miglior regia: Kishibe no tabi (Journey to the Shore) del giapponese Kiyoshi Kurosawa;
Un Certain Regard Talent Prize: Comoara (The treasure) del romeno Corneliu Porumboiu.
Altri premi da segnalare:
Premio Fipresci. In concorso: Saul fia (Son of Saul) dell’ungherese László Nemes Un Certain Regard: Masaan dell’indiano Neeraj Ghaywan.
Premio della Giuria Ecumenica: Mia madre di Nanni Moretti.
Le recensioni di Martina Barone e Nicolò Barison.
Queer Palm: Carol di Todd Haynes.