Life, rivive il mito di James Dean

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(id.) Genere: Biografico, Drammatico Regia: Anton Corbijn Cast: Dane DeHann, Robert Pattinson, Joel Edgerton, Ben Kingsley, Kristen Hager, Alessandra Mastronardi, Kelly McCreary, Kristian Bruun, Sara Waisglass, Allison Brennan, Juno Ruddell Durata: 111 min. Anno: 2015

life-locandinaIl fotografo Dennis Stock (Robert Pattinson), dopo averlo conosciuto casualmente ad una festa, decide di seguire da vicino l’astro nascente di Hollywood James Dean (Dane DeHaan), con l’obiettivo di realizzare un grande servizio fotografico per la rivista Life. Ma la cosa non sarà facile. Jimmy è umorale ed inaffidabile, la sua vita è caotica e sfilacciata. Oltretutto, sembra non prendere mai nulla sul serio. I due lasciano Los Angeles per dirigersi a New York, per poi finire in Indiana, nella fattoria dove Jimmy è cresciuto con gli zii. Le fotografie fatte da Stock (leggendaria quella scattata sotto la pioggia, dove Dean cammina per Times Square a New York con una sigaretta in bocca) non saranno semplicemente scatti ritraenti la vita di un giovane attore emergente, ma qualcosa di molto più importante, in quanto documenteranno gli ultimi momenti di intimità e di semplicità che il divo James Dean conoscerà prima di morire, pochi mesi più tardi, in un incidente d’auto.

L’olandese Anton Corbijn (Control, The American, La Spia – A most wanted man), classe 1955, proprio l’anno in cui si svolge il film, viene dalla fotografia e deve aver avuto molto a cuore la vicenda. Già perché lui stesso, come il personaggio interpretato da Pattinson in Life, tra gli anni ’70 e ’80, ha scattato numerose fotografie di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo per importanti riviste fra cui Vogue e Rolling Stones. “C’è un ragazzo che è interessante, si chiama James Dean”. Proprio lui, il mito, la leggenda. Corbijn tratteggia (e non era per nulla facile) le caratteristiche di un personaggio controverso, ribelle e fuori dagli schemi, ma anche sensibile e profondamente tormentato. E il ritratto che ne esce fuori è molto efficace. Pattinson e Dehaan sono convincenti nel dare vita a due personaggi affascinanti, colti nell’attimo stesso del loro rispettivo decollo artistico, più cinico e materialista il fotografo e decisamente più idealista e malinconico l’attore. Il grande merito di Stock/Pattinson è stato quello di comprendere in anticipo le enormi potenzialità di un Jimmy Dean ancora semi sconosciuto che, da lì a poco, dopo la prima a New York de La Valle dell’Eden, si consacrerà definitivamente nella Storia della Cinematografia Mondiale (tra l’altro fu il primo attore a ricevere la Nomination postuma all’Oscar).

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Il film è indubbiamente lento, forse un po’ freddo e distaccato, ma la bravura del regista non si discute. Life è un accurato reportage dove ogni singolo accadimento dei due protagonisti viene raccontato senza esaltazione, inutili patetismi o scene madri, ma è ugualmente efficace nel descrivere la storia dell’incontro fra questi due giovani, dal quale, pian piano e nonostante le difficoltà, nasceranno un’amicizia inattesa e un affetto profondo. Il risultato finale è davvero interessante, soprattutto per chi conosce il personaggio James Dean (o ne vuole sapere qualcosa di più) e, per gli amanti del cinema classico, è anche l’occasione per tuffarsi nella Hollywood degli anni ’50, periodo di grande vigore produttivo: al cinema ci sono i film di Elia Kazan e Nicholas Ray, l’attrice Anna Maria Pierangeli (interpretata nel film dalla brava Alessandra Mastronardi) fa strage di cuori (anche quello del nostro Jimmy) e il burbero Signor Warner (Ben Kingsley) con i suoi dictat fa da padre padrone dell’industria cinematografica.

★★★½

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