Frozen – Il regno di ghiaccio, dopo un anno continua il successo

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Frozen – Il regno di ghiaccio (Frozen)

Genere: Avventura, Musicale. Regia: Chris Buck e Jennifer Lee. Cast: Kristen Bell, Idina Menzel, Jonathan Groff, Josh Gad, Alan Tudyk, Ciaràn Hinds (nella versione italiana Serena Rossi, Serena Autieri, Paolo De Santis, Enrico Brignano, Christian Iansante, Massimo Lopez). Durata: 108 min. Anno: 2013.

Il 53° classico Disney si ispira, molto liberamente, a una fiaba di Hans Christian Andersen intitolata La regina delle nevi (Sneedronningen, 1844):  Walt Disney si interessò alla storia già nel 1946, ma i discendenti dello scrittore non gli vollero cedere i diritti.

Nel regno di Arendelle la principessina Elsa ha il potere di creare ghiaccio e neve ma, giocando con la sorellina Anna, finisce per colpirla involontariamente alla testa. Spaventati dalle conseguenze, i reali decidono di segregarsi nel castello e la povera Anna, ignara di tutto, continua a cercare la compagnia della sorella che però la ignora, non volendo ferirla nuovamente. Al compimento del diciottesimo anno di età Elsa deve salire al trono: per la prima volta apre le porte del castello agli invitati e rivede Anna. Durante un litigio con la sorella, Elsa non riesce a controllare i propri poteri e, terrorizzata, scappa via lasciando il regno immerso in un inverno perenne. Anna, partita alla sua ricerca, lungo il cammino incontra il venditore di ghiaccio Kristoff e la sua renna Sven, oltre al pupazzo di neve Olaf, portato inavvertitamente alla vita da Elsa.

Se all’apparenza sembra solo un bel musical, in realtà il film, animato digitalmente, affronta alcune tematiche con intelligenza  e sensibilità. Innanzitutto i genitori che decidono di tenere Elsa segregata invece di affrontare il problema, ma che prendono questa decisione a fin di bene perché il loro intento è quello di proteggerla. Poi c’è il tema del vero amore: fin dal primo lungometraggio d’animazione, Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs, 1937) di David Hand, siamo stati abituati a vedere un principe e una principessa che si scambiano il bacio del vero amore. Frozen – Il regno di ghiaccio, invece, sostiene che il vero amore non è solo quello tra innamorati, ma è anche e soprattutto quello tra due sorelle, una delle quali decide di sacrificarsi per salvare l’altra. Un tema questo che è  già stato affrontato dal film Pixar Ribelle – The Brave (Brave, 2012) di Mark Andrews, dove madre e figlia imparano ad amarsi e capiscono di essere molto più simili di quanto non sembri loro all’inizio. C’è poi il personaggio di Olaf, amato moltissimo dai bambini, che ha l’ingenuo desiderio di crogiolarsi al sole dell’estate, non capendo che questo lo porterebbe a sciogliersi.

La colonna sonora di Frozen – Il regno di ghiaccio è composta da dieci canzoni scritte da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez e da ventidue tracce strumentali ad opera di Christophe Beck. Nella classica tradizione Disney, molte di queste canzoni servono per presentare i personaggi ed esprimere i loro pensieri senza rallentare la narrazione.

Con Frozen – Il regno di ghiaccio, uscito esattamente un anno fa, la Disney è tornata ai fasti delle loro opere migliori, infatti il film non ha solo trionfato al botteghino, diventando il film d’animazione con il maggior incasso mondiale (un miliardo e 72 milioni di dollari), ma ha anche ottenuto un notevole successo di critica e ha vinto numerosi premi, tra cui due Oscar, come Miglior film d’animazione e Miglior canzone (Let It Go), un Golden Globe e un Bafta come Miglior film d’animazione e cinque Annie Awards (i premi del cinema d’animazione): Miglior lungometraggio, Miglior regia, Miglior colonna sonora, Miglior scenografia e Miglior recitazione.

E la “Frozen mania” non accenna a diminuire, infatti la Disney ha intenzione di realizzare un sequel, un cortometraggio e un musical teatrale.

★★★★

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Pubblicato da Virgilia Bertolotto

Nasce a Torino nel 1987. Appassionata da sempre di cinema e, in particolare, di cinema d’animazione, nel 2011 consegue la laurea magistrale in "Discipline cinematografiche - Storia, teoria e patrimonio." Nel luglio 2014 Vincenzo Grasso Editore pubblica il suo saggio "Dal pixel alla Pixar". Nel tempo libero gestisce tre pagine (Mads Mikkelsen Italia, William Holden Tribute e Jack Huston Italia) e un piccolo blog (The Happiest Small Things) su Facebook. Gli altri suoi interessi sono la lettura, la fotografia e l’arte.