Kung Fu Panda 3, divertimento e azione, ma con l’amaro in bocca

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id. – Genere: Avventura, Azione – Regia: Jennifer Yuh, Alessandro Carloni – Cast: Jack Black, Angelina Jolie, Bryan Cranston, J.K. Simmons, Dustin Hoffman, Lucy Liu, Jackie Chan, David Cross, Seth Rogen – Durata: 107 – Anno: 2016

Kungu-Fu-Panda-3posteritaDove eravamo rimasti?
Alla fine del secondo film, Po aveva trovato la pace interiore, sconfitto il cattivissimo Shen e aveva risposto per la seconda volta alla domanda “Chi sono?”. A noi spettatori però era dato il privilegio di vedere ancora dell’altro: in un luogo lontanissimo dalla casa del simpatico panda ci veniva rivelata la presenza di altri, numerosi animali della stessa specie quando invece tutti pensavano che fossero stati sterminati proprio dal pavone Shen.
Kung Fu Panda 3, dunque continua l’accrescimento fisico e spirituale del suo protagonista ponendogli ancora una volta la stessa domanda “Chi sono?”. Questa volta però a metterlo in difficoltà ci saranno due ostacoli: il nemico più forte di sempre, Kai il demone della vendetta, ex compagno di lotta del Maestro Oogway, tornato nel regno dei vivi per distruggere la Cina e cancellare ogni traccia dei maestri di Kung Fu. Il secondo ostacolo è proprio l’incarnazione del dubbio di Po: il padre biologico.

Per la Dreamworks Animations, Kung Fu Panda rappresenta il franchise più redditizio dopo la miniera d’oro che è stata Shrek giunta ormai al capolinea perché non aveva più molto da dire. La ricchissima cultura cinese mescolata con il modo di fare cinema della casa di produzione di Glendale può dare adito a qualcosa di davvero intrigante e permette di sperimentare nuovi orizzonti narrativi, soprattutto per lo spettatore occidentale, eppure il terzo appuntamento al cinema con Po non ha mai il coraggio di osare. Ripetendo ancora la formula dei primi due film, Kung Fu Panda 3 riposa sugli allori e non rischia mai, impoverisce invece l’impianto drammaturgico per lasciare maggiore spazio a gag e battute (alcune onestamente davvero spassose).
C’è quasi dell’ironia nel notare come al contrario del protagonista, proprio i film non crescano mai e non abbiano mai piena consapevolezza di sé. La cosa che lascia maggiormente l’amaro in bocca è il trattamento dei personaggi di Shifu e Tigre, così importanti nei primi due film seppure con una riduzione del minutaggio a loro dedicato tra il primo e il secondo lungometraggio, mentre qui sono quasi relegati al ruolo di comparse senza spessore.
KungFuPanda3_screenNonostante i difetti a livello di scrittura, Kung Fu Panda 3 ha un buon ritmo, è godibilissimo e divertente, ha delle trovate visive stupefacenti (la prima sequenza per esempio) e una mescolanza di stili diversi di animazione tipici della saga (inoltre, c’è un po’ di orgoglio italiano con la co-regia di Alessandro Carloni), semplicemente la sensazione di mestizia per una grande occasione sprecata non può che abbracciare il cuore dello spettatore. Forse alla Dreamworks Animations hanno bisogno di cogliere il profondo messaggio di fondo che accompagna la saga di Kung Fu Panda (con una crescita naturale e non con grandi colpi di scena) e trovare da lì la forza di andare davvero avanti.

★★½

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Pubblicato da Giuseppe T. Chiaramonte

Nato a Catanzaro nel 1988, vive nella provincia di Milano da sempre. Appassionato di cinema fin da piccolo capisce che vuole farne la sua vita quando vede La compagnia dell'anello. Nonostante l'imprinting col genere blockbuster, che rimane nel cuore, la conoscenza del cinema d'autore arriva qualche anno dopo grazie agli studi e ora tra i suoi registi preferiti si contano nomi come Billy Wilder, Orson Welles, Alfred Hitchcock, Martin Scorsese, David Fincher e Christopher Nolan. Ma siccome nella vita è un montatore video, la vera fonte di ispirazione arriva dalla leggendaria Thelma Shoonmaker, dal maestro Walter Murch e Kirk Baxter.