Cinquanta Sfumature di Nero, secondo capitolo sul sesso senza erotismo

cinquanta sfumature di nero
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Fifty Shades Darker Genere: Drammatico, sentimentale Regia: James Foley Cast: Dakota Johnson, Jame Dornan, Kim Basinger, Tayler Hoechlin, Bella Heathcote, Hugh Dancy, Max Martini, Marcia Gay Harden, Rita Ora, Luke Grimes, Eric Johnson Durata: 118 min Anno: 2017

cinquanta sfumature di neroLa timorata di Dio Anastasia Steele e il dominatore dal cuore – e portafoglio – d’oro Christian Grey passano dalle tonalità velate del grigio per tornare sullo schermo nella loro versione più dark: a distanza di due anni dal primo film della trilogia uscito nel 2015, Cinquanta Sfumature di Nero arriva al cinema per entusiasmare un pubblico di ragazzine esploratrici e di donne di mezza età dalla sessualità repressa, in uno sceneggiato da romanzo Harmony dove verranno smascherati molteplici segreti.

Deciso a riconquistare una ormai dubbiosa Ana (Dakota Johnson) dopo averle rivelato il suo più oscuro e violento Io, il magnate Christian Grey (Jamie Dornan) è disposto a rivalutare i termini del loro contratto, lasciando sottomissione e comando per una relazione tradizionale al gusto vaniglia. Ma ad intaccare questa volta la ricercata tranquillità dell’improbabile coppia subentrerà il passato sadico dell’uomo. Tra fiamme che tornano a bussare alla porta, capi famelici come lupi e balli in maschera, per Ana e Christian sembra aprirsi un nuovo percorso, tracciato da sentimenti e l’immancabile passione erotica.

cinquanta sfumature di nero

Non solo i protagonisti sono pronti a rinegoziare i termini del loro rapporto, anche Cinquanta Sfumature di Nero arriva nelle sale ponendosi in maniera differente nei confronti del proprio affezionato pubblico. In una veste diversa, ma comunque inadeguata, e più tendente a soddisfare le aspettative dello spettatore che attende con ardore giochini sexy, nudi provocanti e voracità sessuale, il nuovo regista James Foley (The Corruption – Indagine a Chinatonw, Confidence – La truffa perfetta, Perfect Strange) e lo sceneggiatore Niall Leonard incappano nell’accondiscendenza più immotivata, fallendo dove anche i precedenti addetti ai lavori avevano sbagliato. Se nella prima pellicola era – inspiegabilmente – intenzionale la volontà di muoversi su un registro erotico – inspiegabilmente – soft, togliendo di base la carica sulla quale si andavano a formare i presupposti dei tre libri di E. L. James, questa volta di sesso ce n’è abbastanza, ma si manifesta in maniera stanca e ripetitiva, quasi ad innalzare il film ad elogio sulla posizione del missionario.

Con Ana che gemita senza esser stata neppure toccata e le solite frasi da macho ombroso quanto tormentato di Christian Grey, la vogliosità carnale è ancora una zona sconosciuta a quei personaggi che dovrebbero vivere di acqua e sesso, fortunatamente però meno inclini nel prendersi per la seconda volta sul serio e accettando con rassegnazione la loro dimensione da romanzo rosa. Sfociando con il suo procedere verso lo stile delle migliori e più farcite soap opere, i due innamorati sfortunati dovranno alternare le loro esibizioni sessuali all’insegna della prevedibilità con i commenti stizziti di una impertinente Kim Basinger, con l’esaurimento nervoso di una passata sottomessa, con l’allontanamento di un capo viscido, momenti da integrare alla risoluzione, banale anche quella, dei demoni interiori del personaggio maschile.

cinquanta sfumature di nero

Cinquanta Sfumature di Nero istiga inconsapevolmente la risata più sincera nel suo scorrere sullo schermo, un’ilarità – ovviamente involontaria – che fa da contraltare ad una noia che rischia di prendere dannosamente il sopravvento, mancando anche di gestire con pathos i momenti che, per pubblico, narrazione e importanza, dovrebbero enfatizzare l’amore tra i protagonisti. Un film che parte in medias res cominciando dove il grigio ci aveva lasciati e chiudendosi con la prospettiva di un colore più vivace. Attendere le sfumature di rosso per potersi poi dedicare a veri film sulla seduzione, l’eros e la sensualità.

★1/2

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