Vi presento Christopher Robin, la vera storia di Winnie the Pooh

Condividi:

Vi presento Christopher Robin (Goodbye Christopher Robin)

Genere: Biografico, Drammatico. Regia: Simon Curtis. Cast: Domhnall Gleeson, Margot Robbie, Kelly Macdonald, Will Tilston, Alex Lawther, Stephen Campbell Moore. Durata: 107 min. Anno: 2017.

Lo scrittore di commedie Alan Alexander Milne, detto Blue, dopo gli orrori visti durante la Prima Guerra Mondiale fatica a riprendere la vita di sempre con la moglie Daphne. Nemmeno la nascita del figlio Christopher Robin, chiamato in famiglia Billy Moon, sembra riuscire a scuoterlo dall’apatia. Finché un giorno, rimasti soli nella casa in campagna in cui si sono trasferiti da Londra, padre e figlio cominciano a sviluppare un rapporto basato sulle avventure dei pupazzi del bambino, a partire dall’orso di pezza denominato Winnie. Blue, insieme al suo caro amico e fidato illustratore Ernest Howard Shepard, decide di scrivere e pubblicare queste storie, non prevedendone l’immenso successo e nemmeno l’effetto che avrà quest’ultimo su suo figlio, costretto a portarsi sempre dietro il suo “personaggio”.

Vi presento Christopher Robin di Simon Curtis, già regista “biografico” con Marilyn (2011), racconta la storia alla base della genesi di quello che è stato definito recentemente il miglior libro per ragazzi. Come spiegato nel film, il grande successo dell’opera fu determinato anche dal fatto che dopo le brutture della guerra, in un mondo in cui si faticava a ritrovare la speranza, le storie di Winnie the Pooh e dei suoi amici Piglet, Tigger, Eeyore, Kanga e Roo nell’incantevole Bosco dei Cento Acri furono un vero e proprio toccasana per l’anima. I libri di A. A. Milne, Winnie Puh (Winnie-the-Pooh, 1926) e La strada di Puh (The House at Pooh Corner, 1928) piacevano moltissimo ai bambini, ma allo stesso tempo toccarono i cuori di molti adulti.

Vi presento Christopher Robin si concentra proprio sulla storia mai raccontata, ovvero sui giochi di un padre che faticava inizialmente a rapportarsi con un figlio che invece riuscirà in parte anche ad aiutarlo a superare i traumi della trincea. Inoltre scopriamo che “il bambino più invidiato del mondo” avrebbe preferito che quei giochi rimanessero una cosa privata e come la pubblicazione dei racconti su Winnie the Pooh abbiano finito non solo per allontanarli nuovamente, ma anche per condizionare l’esistenza di Christopher Robin.

Domhnall Gleeson è molto bravo nel delineare il carattere di un uomo che fatica a riprendersi da quella che è a tutti gli effetti una sindrome da stress post traumatico e che cerca di annegare il proprio dramma interiore un po’ nella scrittura di un saggio contro la guerra, Peace with Honour (1934), un po’ facendosi trascinare nella vita mondana. Margot Robbie tratteggia efficacemente l’insopportabile moglie, la cui poca simpatia e frivolezza sembrano però nascondere una grande fragilità, nonché la paura di perdere il proprio figlio, paura che non le ha mai permesso di dimostrare sinceramente e spontaneamente il proprio amore. Altrettanto incisive le interpretazioni di Will Tilston e Alex Lawther, rispettivamente Christopher Robin da bambino e da ragazzo, e Kelly Macdonald nei panni della tata Olive, colei che praticamente ha cresciuto Billy Moon al posto dei genitori.

La musica di Carter Burwell e la fotografia di Ben Smithard regalano ulteriore poesia a una pellicola che mostra con grande onestà come spesso dietro le opere che ci fanno sorridere ci siano delle persone tormentate, le quali riescono forse a trovare un po’ di consolazione proprio nel pensiero di aver portato conforto e un pizzico di serenità a miliardi di persone di tantissime nazionalità diverse.

Vi presento Christopher Robin uscirà nelle sale italiane il 3 gennaio 2018.

★★★★

Condividi:

Pubblicato da Virgilia Bertolotto

Nasce a Torino nel 1987. Appassionata da sempre di cinema e, in particolare, di cinema d’animazione, nel 2011 consegue la laurea magistrale in "Discipline cinematografiche - Storia, teoria e patrimonio." Nel luglio 2014 Vincenzo Grasso Editore pubblica il suo saggio "Dal pixel alla Pixar". Nel tempo libero gestisce tre pagine (Mads Mikkelsen Italia, William Holden Tribute e Jack Huston Italia) e un piccolo blog (The Happiest Small Things) su Facebook. Gli altri suoi interessi sono la lettura, la fotografia e l’arte.