Die Hard – Trappola di Cristallo, il mito di John McClane

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Die Hard Genere: Azione Regia: Jon McTiernan Cast: Bruce Willis, Alan Rickman, Bonnie Bedelia, Reginald VelJohnson, Paul Gleason Durata: 131 min. Anno: 1988

die-hardDie Hard, del regista John McTiernan, accumula ogni elemento conosciuto del cinema d’azione raccontando la storia di un poliziotto di New York che salva degli ostaggi in un grattacielo di Los Angeles la notte della vigilia di Natale.

Bruce Willis interpreta John McClane, un poliziotto eroe mai visto prima, così come il film stesso, brillantemente innovativo nel suo genere. Distribuito dalla 20th Century Fox nel 1988, il film ebbe un successo clamoroso, lanciando tra l’altro la carriera di Willis tra le icone del grande schermo. Il franchise che ne scaturì, portò alla realizzazione di numerosi sequel, ma soprattutto di innumerevoli imitazioni, che tuttora cercano di ottenere la stessa magia claustrofobica dell’originale. Ma Trappola di Cristallo (così tradotto in Italia) rimane l’originale standard degli action movie.

Ciò che rende Trappola di Cristallo un’esperienza unica, e ciò che lo distingue anche dai suoi sequel, è la sensazione che McClane non è solo un eroe d’azione, ma è in realtà un uomo normalissimo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato affrontando le situazioni impossibili con sarcasmo.

”Vieni in California, vedrai che bello, ci divertiremo da matti… ”
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McClane non è un guerriero robot impervio scolpito dal modello dei precedenti film d’azione. McClane sanguina, grida di dolore e disperazione, e ha tanti di quei difetti che diventaranno il suo marchio di fabbrica. Una delle caratteristiche principali del film è la punizione fisica che riesce a sopportare prima di esplodere. La sua vulnerabilità fisica e psicologica sono ciò che lo rendono credibile, duraturo, e che garantiscono la partecipazione dello spettatore. McClane può sembrare oggi stereotipato, ma solo perché Die Hard ha effettivamente creato la formula.

”Suor Teresa mi chiamava signor McClane in collegio, ma gli amici mi chiamano John, e tu non sei né l’una, né gli altri.”

Eroico, arrogante, sboccato e tremendamente mascolino, John McClane contiene le qualità che vanno di pari passo con il suo status di newyorkese. Dopotutto, Die Hard non sarebbe Die Hard se McClane venisse dal Delaware. McClane è il cowboy moderno. Hans Gruber, il capo dei terroristi che prendono possesso del grattacielo e quindi la nemesi di McClane, per tutto il film, tramite walkie-talkie, fa riferimento a McClane come a un cowboy. Gruber, (un glaciale e memorabile Alan Rickman) lo straniero, si dimostra un po’ americano quasi esclusivamente attraverso la sua conoscenza dei film hollywoodiani, film che hanno reso celebre l’immagine del cowboy.

”- Voi americani siete tutti uguali, ma stavolta John Wayne non cavalcherà verso il tramonto con Grace Kelly.
– Era Gary Cooper, coglione!”Die-Hard-Christmas

In un film pieno di intelligente immaginario simbolico, una delle scene più interessanti avviene quando McClane è in collegamento radio col sergente Al Powell. Il nostro eroe confessa i suoi fallimenti con la moglie, mentre si strappa schegge di vetro dai piedi. Al funge come sostituto di Holly e McClane gli chiede di trasmettere le sue scuse. Lo vediamo seduto di fronte a uno specchio, continuando a maneggiare sangue e vetro, ma senza soffrire. Il dolore che McClane prova verso la moglie è molto più profondo di qualsiasi dolore creato dal suo mestiere. L’enfasi dello spettacolo non va mai a scapito della sceneggiatura e della complessità dei suoi personaggi.

Trappola di Cristallo ha cambiato per sempre il genere. Il suo successo risiede nella complessità di John McClane. Oggi, un altro eroe-tipo al suo posto sfocerebbe nel banale e comune. Raramente un blockbuster di azione prende tali rischi e offre un eroe la cui vulnerabilità e l’umanesimo prevalgono sulla violenza del quadro, anche se fornisce azione sapientemente organizzata.

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Pubblicato da Michele Giacci

Michele Giacci nasce a Napoli il 31 maggio 1987, l'anno di Full Metal Jacket, Il cielo sopra Berlino, Gli Intoccabili, Wall Street e del primo scudetto del Napoli di Maradona. Cresce coi western alla tv e coi film di Spielberg al cinema, insieme ai romanzi di formazione del ventesimo secolo e all'amore incondizionato verso l'isola d'Irlanda.