Break Up, fino a che punto si può gonfiare un palloncino senza romperlo?

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Break Up (L’uomo dei cinque palloni) Genere: Grottesco, Drammatico Regia: Marco Ferreri Cast: Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi, Ennio Balbo Durata: 85 min. Anno: 1965

break_up_posterMarcello Mastroianni è Mario, ricco industriale milanese proprietario di una fabbrica di caramelle. È in procinto di sposarsi con Giovanna (Catherine Spaak). La sua vita viene improvvisamente sconvolta da una singolare ossessione: dopo aver portato a casa dei palloncini gonfiabili utilizzati dalla sua ditta come gadget pubblicitario, inizia a domandarsi fino a che punto, esattamente, un palloncino possa essere gonfiato prima di esplodere. Mario non si dà pace e cerca in ogni modo di trovare una soluzione al proprio dilemma.

Feroce analisi di Marco Ferreri sulla superficialità e l’alienazione della società capitalistica, Break Up è la versione più lunga e completa de L’uomo dei cinque palloni. Girato nel 1965, Break Up fu tagliato per una discutibile operazione commerciale del produttore Carlo Ponti (sì proprio lui, quello che aveva già maciullato l’edizione italiana de Il Disprezzo di Jean-Luc Godard) e ridotto ad un episodio di mezz’ora nel film Oggi, domani e dopodomani (gli altri due erano diretti da Eduardo De Filippo e Luciano Salce). Anni dopo, nel 1969, in Francia, venne finalmente alla luce nella versione completa (con tre scene aggiuntive di cui una a colori) col titolo di Break up. Nel 1973 fu presentato alle Giornate del cinema italiano. Il nuovo titolo verrà poi mantenuto anche nell’edizione definitiva italiana datata 1979.

Un Ferreri in stato di grazia mette in scena una metafora acidissima sull’alienazione umana,  sostenuto dalla magnifica coppia Mastroianni/Spaak. Break up è una sconsolante e cinica analisi sulla condizione umana. Nel momento in cui Mastroianni si pone un interrogativo (singolare sì, ma se vogliamo anche semplice) ne viene annichilito, incapace di darsi delle risposte e di trovare conforto nelle persone vuote e frivole che lo circondano. Il film in questo senso è anche una sapiente riflessione sull’incomunicabilità, elemento peculiare della società moderna. Il non sapere quanto si possa gonfiare completamente un palloncino prima che esso scoppi priva della possibilità di quantificare con esattezza la capienza massima. L’essere umano è dunque capace di una completa realizzazione? Impossibile secondo Ferreri.

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Non c’è da stupirsi che un’opera come Break Up sia andata quasi perduta. Cinquant’anni fa era già troppo avanti, oggi è invece attualissima. Break Up stimola una riflessione profondissima che, scena dopo scena, mostra senza inibizione alcuna l’imbecillità e il degrado del mondo contemporaneo. Break Up è un film senza tempo, una sagace satira capace di scardinare e corrodere con ironia il Sistema. Nel 1965 a Ferreri bastò un palloncino. Chapeau.

★★★★★

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