Vacanze Romane, la favola immortale della principessa Audrey e il giornalista Gregory Peck

Condividi:

Roman Holiday Genere: commedia, drammatico, romantico Regia: William Wyler Cast: Audrey Hepburn, Gregory Peck Durata: 118 min. Anno: 1953

Vacanze_romane_Una principessa arriva a Roma ed è subito magia. In vespa, tra scalinate e gelati, la storia di una giovane Cenerentola diventa simbolo della regalità innata dell’icona dell’eleganza per eccellenza Audrey Hepburn al fianco del fascinoso Gregory Peck.

Stanca dei mille doveri che si presta sempre a non mancare, la principessa Anna (Hepburn) in una notte di mezza estate fugge dalla camera del palazzo dove alloggia per immergersi in quella vita da cui è rimasta per troppo tempo lontana, costretta tra le quattro mura che ormai l’hanno resa una prigioniera. Trovandosi nel mezzo di un viaggio diplomatico, la città che la ospita e che si presta a fare da sfondo alla sua folle avventura è una Città Eterna tra banchi di pesce e fiorai, una Roma che la farà innamorare e in cui incrocerà la sua strada con il giornalista Joe Bradley (Peck). Riconosciuta la fanciulla che si finge fuggita dal collegio, l’uomo crede di avere tra le mani l’intervista della sua vita. Tutto però si trasforma: sta per nascere una dolce favola romantica.

vacanze-romane-vespa

Una giornata per esaudire ogni desiderio di una principessa, con Vacanze Romane Audrey Hepburn è pronta ed entrare nella Hollywood delle stelle e nell’immaginario comune come la quintessenza del garbo e della raffinatezza. Camicetta a maniche corte, gonna in vita, taglio corto e sbarazzino, come una bimba alla scoperta della grande città la principessa Anna si muove tra i monumenti storici e la quotidianità di una città che pullula di vitalità e passione. Accompagnata dal giornalista Gregory Peck, che non può che rimanere folgorato dalla scintilla che illumina ogni gesto e parola della fanciulla ora libera, la Bocca della Verità, Fontana di Trevi, Castel Sant’Angelo risaltano al passaggio della Hepburn e si colorano di una tenera brillantezza. Sorpreso nel trovare una giovane colta e ben vestita che “Dorme sulla pubblica via.” Peck prende per mano Anna che fino allo scattare della mezzanotte dimenticherà la cordialità e la precisione che la sua posizione le impone, sostituendo ai vari “Grazie” o “No grazie” sorrisi sinceri, nuotate nel lungo Tevere e piccole zuffe su battelli. Una principessa che imparerà per quel poco tempo che le è concesso come è bello stare al mondo e un giornalista che scambierà il suo lavoro per l’intimità di un bel ricordo.

Vere cartoline di una città che incanta e fa innamorare, le immagini di Vacanze Romane si susseguono una dopo l’altra creando mano a mano una favola delle tinte dolci e malinconiche. Lo stravolgimento del lieto fine all’ombra del Colosseo che compie il regista William Wyler è toccante e inaspettato, una lieve tragicità sanata soltanto della memoria di una giornata iniziata come semplice evasione e finita per essere amore e scoperta. Una lunga serie di strette di mano, Gregory Peck che saluta per l’ultima volta la principessa Audrey, affreschi sul soffitto alle spalle dell’attore immortalati nella lunga sequenza mentre si appresta ad uscire dalla sala alla fine della conferenza. Eppure sulle labbra c’è un sorriso. Si ricorda il gelato, il battello, la scalinata, il bar e la vespa.

Condividi: