The Guest, la recensione del film in anteprima al Torino Film Festival

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The Guest (id.)

Genere: Azione, Thriller. Regia: Adam Wingard. Cast: Dan Stevens, Maika Monroe, Lance Reddick, Sheila Kelley, Leland Orser, Brendan Meyer  . Durata: 99 min. Anno: 2014.

the guestState attenti a chi lasciate entrare in casa, perchè non potete sapere cosa si nasconde dietro un bel paio d’occhi e un viso (apparentemente) affidabile.

Quando David Collins (Dan Stevens) bussa alla porta dei Peterson, presentandosi come un ex-soldato, compagno del figlio maggiore Caleb, recentemente ucciso in Afghanistan, viene accolto in casa calorosamente, conquistando subito le simpatie dei due coniugi (Sheila Kelley e Leland Orser) e del giovane Luke (Brendan Meyer). Solo Anna (Maika Monroe), la primogenita, è sospettosa nei suoi riguardi e tali sospetti non fanno altro che acuirsi quando all’improvvisa comparsa di David, si affiancano alcuni eventi sempre meno chiari.

Presentato questa settimana in anteprima nazionale al Torino Film Festival, The Guest sa sicuramente offrire allo spettatore novantanove minuti di puro intrattenimento.

Adam Wingard, dopo You’re Next, torna a collaborare con lo sceneggiatore Simon Barrett : il risultato è un film che conosce i propri limiti, un mix di action, thriller, horror che mantiene viva l’attenzione (nonostante la già sentita storia dell’ospite inaspettato che bussa alla porta di casa) e che rimane accattivante, soprattutto nell’ultima parte, e a tratti divertente, in un’atmsofera completamente 80s a cui si ispira e che, un po’ nostalgicamente, omaggia.

Ciò che vediamo è un B-Movie completamente assurdo e, proprio per questo, assurdamente piacevole, che fa della consapevolezza di sè il proprio punto di forza.

Consapevole è Stevens, il protagonista, che riesce a portare sullo schermo un David psicopatico e instabile, mascherato da insospettabile e generoso amico di tutti; consapevole è Maika Monroe che diventa l’eroina della situazione, scaltra e intelligente.

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Consapevole è anche Wingard, il quale riesce a creare questa lineare fusione di generi per nulla stancante, in un’escalation che, dalla più lenta parte iniziale, accompagna lo spettatore fino alle magnetiche sequenze finali, tra fumo artificiale, mistero e una colonna sonora che riesce ad insinuarsi tanto lentamente quanto efficacemente in coloro che stanno guardando.

Nonostante la sua presentazione a Torino (e a diversi altri festival internazionali come il Toronto Film Festival e il Sundance Film Festival), The Guest non ha ancora una data d’uscita italiana e, mentre la attendiamo, non possiamo fare altro che mettervi in guardia:  gli sconosciuti, dopo tutto, hanno sempre qualcosa da nascondere.

★★★½

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